Ortaggi freschi Siracusa: sedano croccante e aromatico per valorizzare i piatti della cucina siciliana
Ortaggi freschi a Siracusa: sedano fresco, croccante e aromatico. Ideale per valorizzare i piatti della cucina siciliana.
Questa bella fotografia scattata a cura del network L'eco del gusto, ritrae una pianta coltivata con cura e con perizia da Sebby Partesano, nei suoi terreni vicino Floridia (Siracusa, Sicilia).
Le informazioni che seguono sono state reperite alla pagina:
redatta a cura di Francesca Morelli.
Come tutte verdure fesche, il sedano giova alla salute dell'organismo umano sia sde consumato crudo, sia se usato come ingrediente di ricette cotte. È un ortaggio ricco di fibre e di vitamine e apporta pochissime calorie. Considerate tutte insieme queste caratteristiche ne fanno un alimento ottimo e caldamente raccomandato dai nutrizionisti.
L'aroma del sedano è piacevolmente intenso, questa è una delle ragioni che ne fa un elemento adatto a rendere più interessante il gusto delle ricette della cucina mediterranea. Apporta una ridotta quantità di calorie (solo 20 ogni 100 grammi di prodotto), è ricco di acqua, di potassio e di vitamina A. Tutto ciò agisce a beneficio della leggerezza dei piatti e del controllo del peso di chi li consuma. Sono sostanzialmente queste caratteristiche che rendono il sedano uno degli alimenti più apprezzati nella formulazione di diete gustose e bilanciate. Meno note al grande pubblico sono invece le proprietà benefiche di questo ortaggio, che permette di contrastare i danni di una dieta troppo ricca di grassi, specialmente quelli saturi (cattivi), e di combattere la ritenzione idrica dei tessuti.
La fibra insolubile di cui il sedano è ricco, aiuta a ridurre la velocità di assorbimento dei nutrienti, con un effetto positivo sulla concentrazione dei trigliceridi e del colesterolo LDL nel sangue. A onor del vero va ricordato che questa funzione è comune a tutti i vegetali ricchi di fibra.
Una sostanza che invece è caratterizzante del sedano è la sedanina, una molecola aromatica dall'effetto stimolante che agisce insieme ad altre molecole (fenolo, mannite, inositolo). Queste ultime ne potenziano le capacità digestive e di potenziamento dell'assorbimento dei gas da parte dell’intestino.
Gli ftalidi, delle sostanze particolari dette fitonutrienti, influiscono sulla modulazione degli ormoni che regolano la pressione del sangue e rendono il consumo del sedano adatto nelle diete di chi si sottopone a trattamenti contro l'ipertensione.
Se consumato crudo e allo stato fresco o anche in succo (o centrifugato) il sedano contribuisce a contrastare la ritenzione idrica dei tessuti grazie al suo notevole potere diuretico.
Secondo Il professor Pier Luigi Rossi che insegna Nutrizione Clinica all’Università di Bologna «Questa sua capacità disintossicante, unita al ricco quantitativo di vitamina A ne fanno un prezioso alleato anche contro le infiammazioni». Succede così che il sedano sia un buon alleato contro l’acne, i bruciori delle vie urinarie o le infezioni degli occhi.
Infine, ma non da ultimo, sembra che il sedano possa perfino aiutare l'essere umano nel campo dei rapporti sentimentali, dato che è capace di stimolare l’attività delle ghiandole surrenali e sessuali, per via della presenza fra i suoi componenti, di sostanze che hanno un effetto sugli ormoni steroidi delta-16.
A tavola, per godere dei benefici di un così prezioso mix di sostanze ad azione terapeutica, totalmente naturale, non resta che intensificarne il consumo, avendo semplicemente cura di lavarne accuratamente le foglie o coste. Per conservarne intatte le proprietà organolettiche e nutrizionali è meglio cucinare il sedano al vapore o come stufato.
Per approfittare delle sue virtù digestive, sarebbe invece consigliabile mangiare qualche foglia di sedano crudo prima dei pasti o magari aggiungerlo in buona quantità a insalate e condimenti. Grazie al suo aroma piacevole e rinfrescante, il sedano può essere usato come ingrediente per minestre, zuppe vegetali e molte altre gustose pietanze». Dopo la raccolta il sedano andrebbe consumarlo entro quattro o cinque giorni. Una conservazione più lunga, anche in frigorifero, rischia di compromettere le proprietà nutrizionali che abbiamo vantato nel testo di questo articolo.
