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Ortaggi freschi a Siracusa: la lattuga coltivata in campo da Sebby Partesano

Ortaggi greschi a Siracusa: lattuga coltivata in campo da Seby Partesano
Ortaggi freschi a Siracusa: lattuga fresca e genuina coltivata in campo da Seby Partesano a Floridia (vicino Siracusa).
Sebby Partesano, insieme all'agriturismo della Masseria Italia, è partner del network L'eco del gusto. Le belle fotografie della Sicilia presenti in questo sito sono state scattate a cura de L'eco del gusto.


 

La lattuga fresca è una delle risorse principali a disposizione di chi cerca prodotti dell'agricoltura genuini, validi sotto il profilo nutrizionale, gustosi e poveri di calorie. La lattuga fresca è infatti l'ortaggio più diffuso per la preparazione di insalate, al punto che nel linguaggio comune si è arrivati a chiamare essa stessa "insalata".

 

Le informazioni che seguono sono state attinte alla pagina:
http://www.fondation-louisbonduelle.org/italia/conoscere-le-verdure/ritratti-delle-verdure/lattuga.html#axzz2ZHwJLn8T

 

Il nome botanico della pianta che chiamiamo lattuga è Lactuca sativa L. Essa fa parte della famiglia delle Asteracee. Questo ortaggio sembra essere originario dell’Asia, ma data la remota datazione della sua origine, in realtà non si anno grandi certezze a questo proposito. Da più parti è accreditata l'ipotesi che la lattuga provenga dai territori della Siberia. Per avere un'idea di quanto antica sia la coltivazione della lattuga da parte dell'Uomo, basti pensare che questo delizioso ortaggio era già noto agli antichi egiziani. Secondo gli antichi greci essa aveva una blanda azione soporifera, e questa convinzione potrebbe forse essere confortata dall'esperienza di chi ama particolarmente la lattuga e ne approfitta per preparare abbondanti e rinfrescanti insalatone. I romani ne diffusero la coltivazione in tutto l'impero d'Occidente perché pensavano che questa pianta avesse diverse proprietà terapeutiche. A introdurne la coltivazione nel nuovo continente fu lo stesso Cristoforo Colombo.

 

Il nome lattuga deriva alla pianta dal lattice che essa emette alla rottura dei tessuti delle nervature principali delle larghe foglie o dell'apparato radicale.

 

La lattuga è coltivata ormai in tutto il mondo. La pianta è una specie botanica a ciclo biennale: il primo anno essa forma una rosetta, mentre il secondo anno produce lo scapo fiorale. Il ciclo della coltivazione, tuttavia, è assai breve e può durare da poche settimane a qualche mese, in funzione delle varietà coltivate e della stagione.

L'apparato radicale della lattuga è costituito da un fittone piuttosto corto e da radici superficiali che si presentano carnose e sottili.

 

In Italia le regioni con le maggiori produzioni di lattuga sono la Campania, il Lazio, l'Abruzzo, il Veneto, la Lombardia, la Liguria e il Piemonte. Al Nord della nostra penisola la raccolta viene effettuata tra la metà di Aprile e la fine di Novembre. Al Centro e al Sud, dove le condizioni climatiche medie sono sensibilmente diverse, il periodo di raccolta si protrae invece da Ottobre ad Aprile.


La lattuga da raccogliere in primavera va piantata a febbraio, per lo più in serra, oppure si pianta già ad aprile, in questo caso anche in pieno campo. La raccolta nei casi citati va dal mese di aprile a giugno. La lattuga da consumare in estate o in autunno va piantate invece da marzo ad agosto (e in questo caso le condizioni climatiche consentono di farlo in pieno campo) e la relatriva raccolta si può effettuare dal mese di giugno al mese di ottobre. La lattuga da consumare nei mesi invernali si pianta invece tra agosto e ottobre, e in questo caso conviene farlo serra, per poi essere raccolta tra febbraio e marzo dell'anno seguente. Questo spiega come sia possibile che in Italia la produzione della lattuga si protragga per tutti i dodici mesi all’anno.


Esistono diverse varietà di lattuga. Le si distingue in due grandi gruppi:

 

a) le lattughe con testa: cioé quelle che formano il classico cespo. Tra queste le varietà più diffuse sono la Trocadero detta anche lattuga Cappuccina e la lattuga Iceberg. In Italia la varietà più diffusa è la lattuga Trocadero, mentre la coltivazione della lattuga iceberg è molto più diffusa negli Stati Uniti e in Spagna, da cui si esporta abbondantemente nei mercati del Nord Europa. La lattuga iceberg è una varietà relativamente recente, essendo stata sviluppata solo alla fine del diciannovesimo secolo, nello stato della California. Si tratta di una varietà "a cappuccio" che dal punto di vista nutrizionale è meno interessante della varietà Trocadero, ma che per ragioni commerciali è diventata una vera e propria icona della sua categoria. Il nome iceberg deriva dal modo in cui essa veniva confezionata e trasportata: su ul letto di ghiaccio tritato, sicché i cappucci di lattuga sembravano degli iceberg galleggianti su un mare congelato. Queste varietà di lattuga sono destinate al mercato del consumo fresco oppure alle produzioni della filiera di "quarta gamma", cioé insalate preparate in azienda e pronte al consumo. Esempi di queste produzioni sono le confezioni di cuori di lattuga oppure, se le piante sono sfalciate quando sono ancora molto giovani, le insalatine dette "baby leaf", cioé foglie appena nate.

 

b) le lattughe senza testa: cioé quelle varietà in cui la pianta non forma un cespo compatto. Tra queste varietà possiamo citare la lollo o spumiglia, la foglia di quercia e la  gentilina. Commercialmente queste varietà sono destinate meno al mercato del fresco e più alla produzione di baby leaf per la cosiddetta quarta gamma.