Aflatossine nel latte di vacca: i rischi di usare mais e soia importati nell'alimentazione bovina
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Aspergillus Flavus al microscopio elettronico Fotografia al microscopio elettronico tratta da |
Pannocchia di Mais infestata da muffe produttrici di micotossine. Foto tratta da http://www.agricoltura24.com |
Fotografie tratte da http://www.bs.izs.glauco.it e http://www.agricoltura24.com
Leggete questo articolo e scoprirete perché i prodotti agricoli NON SONO tutti uguali.
Agriturismo a Siracusa: la nostra azienda agricola preferisce integrare l'apporto energetico e proteico della dieta delle bovine da latte rispettivamente con l'orzo e con il pisello proteico coltivati sui propri terreni, piuttosto che acquistare, magari a prezzi più bassi, mais e soia importati e a rischio di essere contaminati con aflatossine.
Se da un lato ci ispiriamo ai principi della Dieta mediterranea quando cuciniamo per gli ospiti del nostro ristorante, dall'altro applichiamo la stessa filosofia alle pratiche agronomiche che usiamo per coltivare gli ingredienti che poi serviamo in tavola.
Tra le principali caratteristiche della Dieta Mediterranea (oltre all'abbondante assunzione di fibra e di antiossidanti), c'è la preferenza per gli alimenti poco trasformati e non lungamente conservati.
Alcuni dei rischi per la salute umana derivanti dall'alimentazione di tipo nordeuropeo derivano dall'esigenza di consumare cibi importati. Molti dei prodotti che si consumano in quei paesi, infatti non si possono coltivare in loco per ragioni climatiche.
Importazione significa fondamentalmente due cose: trasporto e stoccaggio. Per superare indenni queste due fasi i prodotti alimentari sono spesso trasformati dall'uomo:
a - manipolandone la genetica (è questo il caso dei pomodori selezionati geneticamente per avere la buccia più dura e quindi meno suscettibile a danneggiarsi con gli urti)
b - raccogliendoli a stadi di maturazione subottimale dal punto di vista nutrizionale (gli stessi pomodori si raccolgono più verdi - quindi meno maturi e meno ricchi di vitamine e di antiossidanti - perché la polpa della bacca acerba è più dura e tende di meno ad ammaccarsi con gli scossoni che riceve durante il viaggio)
c - usando sostanze chimiche in campo per abbattere il carico microbico sulla superficie dei frutti e prevenire i marciumi durante il trasporto.
A tutto questo la filosofia della Dieta Mediterranea si contrappone raccomandando di consumare:
- i prodotti stagionali
- i prodotti locali
- i prodotti meno trasformati
- i prodotti al massimo grado di maturazione (più ricchi di nutrienti e di antiossidanti).
Laddove le pratiche dell'agricoltura si discostano da queste raccomandazioni nascono rischi concreti per la salute umana. Tra i più conosciuti per le conseguenze tossicologiche, specie sui consumatori più giovani, c'è la presenza di AFLATOSSINE NEL LATTE (cliccando su questo link troverete un articolo molto interessante del Sole 24 Ore sul modo in cui le aflatossine passano dal mais al latte di vacca).
Per soddisfare le intense richieste metaboliche di energia e di proteine della vacca in lattazione molte aziende siciliane acquistano i due prodotti che garantiscono la più alta conversione dell'alimento in carne e latte: il mais e la soia.
Per sfruttare al massimo le prestazioni zootecniche e per ottimizzare il vantaggio offerto dai prezzi che le multinazionali dell'agricoltura possono praticare grazie alle loro economie di scala, mais e soia sono acquistati sotto la forma di farine pronte all'uso da miscelare alla razione delle vacche. Il motivo è che la farina è molto più facilmente digeribilie rispetto al seme intero che l'animale dovrebbe masticare. Le particelle triturate a macchina, infatti, espongono agli enzimi digestivi una superficie di gran lunga maggiore rispetto a quella del prodotto masticato. Il risultato è un più alto grado di assorbimento e un ulteriore aumento della conversione del foraggio in carne e latte. Costi più bassi, dunque, e produttività maggiore.
La precedente prassi di usare farine di carne miste al fieno è stata abbandonata solo dopo i noti fatti legati al morbo della mucca pazza, che infatti è la versione bovina di una malattia umana difusa tra le popolazioni che praticano il cannibalismo.
a - Nella maggior parte dei casi mais e soia sono provenienti da piante geneticamente modificate in paesi in cui questa pratica è legale. In barba a qualsiasi certificazione, le partite OGM Free destinate all'Italia sono miscelate a quelle OGM dato che a oggi la frode è quasi impossibile da smascherare;