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Coniglio con omega 3: i benefici effetti di questi acidi grassi

Alcune fonti alimentari di acidi grassi omega 3
Il pesce azzurro è ricco di omega 3 Perle di olio di pesce ricco di omega 3 Coniglio con omega 3, una deliziosa ricetta tipica siciliana che fa anche bene al cuore
Così... così... oppure così

 

Coniglio arricchito di omega 3 usando un'alimentazione naturale a base di semi di lino Quali sono i benefici di una dieta ricca di acidi grassi della serie omega 3?

Innanzitutto cerchiamo di capire che cosa siano gli acidi grassi e perchè si chiamino omega 3.

Gli acidi grassi sono la forma più importante di conservazione dell'energia per l'organismo umano. Il metabolismo di un grammo di acidi grassi produce il doppio delle calorie del metabolismo di un grammo di zuccheri o di proteine. Gli acidi grassi, tuttavia, svolgono anche altre funzioni estremamente importanti all'interno dell'organismo umano. Essi sono tra i componenti principali delle membrane cellulari e svolgono ruoli particolarmente importanti a livello del cervello e del sistema nervoso in genere.

Si può immaginare la molecola di un acido grasso come una catena più o meno lunga di atomi di carbonio legati fra loro. Questi atomi possono essere collegati da legami singoli  - o da legami doppi = .

Se tutti gli atomi di carbonio della catena sono legati fra loro da legami singoli l'acido grasso si definisce SATURO. E' il caso degli acidi grassi tipici delle carni degli animali ruminanti (bovini, ovini e caprini, per quanto riguarda la comune alimentazione dei paesi europei).

 

- C - C - C - C - C - C - C - C ... (atomi di carbonio di un acido grasso legati fra loro con legami singoli. L'acido grasso si definisce SATURO).

 

Una dieta ricca di acidi grassi saturi è associata ad elevati rischi di malattie degenerative come l'infarto del miocardio, l'ictus, l'aterosclerosi e il cancro (ad esempio del colon e della mammella).

 

Se all'interno della catena due atomi di carbonio sono legati fra loro da un legame doppio ( = ), l'acido grasso si definisce MONOINSATURO

 

- C - C - C - C = C - C - C - C ... (due atomi di carbonio di questa molecola sono legati fra loro da un legame doppio. L'acido grasso si definisce MONOINSATURO)

 

Questi acidi grassi sono particolarmente preziosi per la salute dell'uomo e sono ampiamente rappresentati nell'olio extravergine d'oliva.

 

Infine, se all'interno della catena carboniosa esiste più di un doppio legame, l'acido grasso è detto POLINSATURO.

 

- C = C - C - C = C - C - C - C ... (più di due atomi di carbonio di questa molecola sono legati fra loro da un legame doppio. L'acido grasso si definisce POLINSATURO).

 

Una dieta ricca di acidi grassi polinsaturi è preferibile a una ricca di acidi grassi saturi, perché si è dimostrato che essa è associata a un minore rischio cardiovascolare (tende a ridurre la concentrazione ematica dei trigliceridi e a mantenere valori più bassi della pressione arteriosa), e a una minore incidenza di neoplasie maligne. Va sottolineato, però, che essa deve essere associata a un consumo adeguato di antiossidanti naturali (carotenoidi, antociani, vitamina C, vitamina E etc), come quelli presenti nella frutta e nei vegetali intensamente colorati (pomodori, radicchio, carote, verza rossa, mirtillo, anguria etc.). Queste sostanze abbondano fra gli ingredenti della dieta mediterranea e consentono alle popolazioni che usano questo stile alimentare di godere dei relativi benefici per la salute. Il rapporto ideale fra le quantità di vitamina E (sotto forma di tocoferoli) assunte con la dieta e acidi grassi polinsaturi è definito dai nutrizionisti come > 0,8. E' necessario, cioé, che per ogni grammo di acidi grassi polinsaturi ingeriti, si assumano contestualmente almeno 0,8 g di antiossidanti (espressi come molecole di tocoferoli). Ciò a casusa della particolare sensibilità degli acidi polinsaturi all'ossidazione. Sotto questo profilo, la migliore fonte di grasso alimentare è di nuovo l'olio extravergine d'oliva, l'unico grasso destinato all'alimentazione umana che presenta naturalmente un valore del rapporto tocoferoli / polinsaturi > 0,8 (circa 1,85).

Lungo la catena degli acidi grassi i singoli atomi di carbonio sono rappresentati da numeri che corrispondono alla posizione di tale atomo nella sequenza. A prescindere dalla lunghezza della catena, la posizione detta omegaω ) individua l'atomo di carbonio terminale, quello cioé che chiude la fila (e che normalmente è legato anche a 3 atomi di idrogeno: -CH3). Un acido grasso si definisce ω3 (omega 3) se lungo la sua catena il rpimo doppio legame si incontra dell'atomo di carbonio numero 3 partendo dalla coda:

 

... - C - C = C - C - CH3.    (un acido grasso della serie omega 3 ).

 

Analogamente si definiscono acidi grassi della serie ω6 (omega 6) quelli in cui il primo doppio legame si incontra in corrispondenza dell'atomo di carbonio numero 6 cominciando a contare dalla coda (dalla quindi posizione omega).

 

... - C - C = C - C - C - C - C - CH3. (un acido grasso della serie omega 6).

 

Sia gli acidi grassi della serie omega 6 sia quelli della serie omega 3 includono elementi essenziali per l'alimentazione umana, come l’acido α-linolenico (ω-3) e l’acido linoleico (ω-6) entrambi di origine vegetale. Si definiscono essenziali perché se da un lato sono necessari come precursori di molecole vitali, dall'altro non possono essere sintetizzati ex novo dall'organismo e per questo devono essere assolutamente assunti con gli alimenti. Nei casi di loro carenza ci si ammala e se la condizione si protrae sopraggiunge la morte dell'individuo.

L'organismo umano usa tanto gli acidi grassi omega 3 quanto gli omega 6 come precursori di segnali cellulari coinvolti nei processi, tra gli altri, di risposta immunitaria e di percezione del dolore. Rilevante, per le conseguenze che ha sull'incidenza del rischio di infarto del miocardio, di ictus e di trombosi è anche il ruolo di queste molecole come modulatori del processo di aggregazione piastrinica (coagulazione del sangue). Le malattie cardiovascolari sono infatti molto poco frequenti presso le popolazioni inuit che abitano la calotta polare artica e si nutrono prevalentemente di organismi marini particolarmente ricchi di grassi omega 3.

Se da un lato entrambi questi tipi di acidi grassi polinsaturi sono necessari, dall'altro, essi non vanno assunti alla cieca. Ogni eccesso è ovviamente nocivo e bisogna inoltre tenere presente che il rapporto ideale omega 3 / omega 6 è di circa 1 a 5, cioé la quantità di omega 3 assunta dovrebbe eguagliare almeno un quinto della quantità di omega 6 ingeriti. Questo perché, a livello metabolico, entrambi i tipi di acidi grassi sono substrati degli stessi enzimi e perciò competono per gli stessi siti attivi. L'eccesso di acidi grassi omega 6 che normalmente si registra nella dieta delle popolazioni occidentali (presso le quali il rapporto ω3ω6 è spesso di 1 a 15 !) rende difficile, da parte dell'organismo, la conversione degli omega 3 nei loro prodotti metabolicamente attivi.

 La soluzione a questo problema è:

a - aumentare la quota di alimenti che già di per sé, in virtù della loro composizione naturale, apportano acidi grassi insaturi con il corretto rapporto ω3ω6 ;

b - aumentare la quota di grassi della serie ω3 assunta con la dieta, dato che questa, normalmente, è quella deficitaria.

 

Entrambe queste strategie trovano nel consumo di carne di coniglio arricchita di omega 3 una risposta utile. L'alimentazione somministrata ai conigli della Società Cooperativa Euromediterranea, basata su una miscela di ingredienti che include una ricca dose di semi di lino, induce un fisiologico e naturale arricchimento delle carni alimentari in questi pregiati nutrienti.

Queste carni possono dunque a buon titolo trovare posto accanto ad altri articoli arricchiti in omega 3 già disponibili sul mercato e individuati con il termine di aAimenti funzionali (Functional foods) o alimenti ad effetto nutraceutico, cioé capaci di combinare al valore nutrizionale un utile effetto farmaceutico. Tra questi ricordiamo il latte e le uova arricchite in omega 3.