Agriturismo Italia

Fattoria biologica, ristorante, caseificio, macelleria aziendale

Agriturismo Siracusa: il castello bizantino eretto in cima al monte Climiti, di fronte allo splendido panorama della costa siracusana


Agriturismo Siracusa: il Castelluccio di Monte Climiti
Agriturismo a Siracusa: i resti del castello bizantino costruito in cima al Monte Climiti, su un promontorio che domina la costa e lo splendido paesaggio di Siracusa.
Belle fotografie a cura de L'eco del gusto, il movimento culturale di imprenditori siciliani del turismo, della ristorazione, della gastronomia e dell'agricoltura sostenibile che ispira le sue azioni ai valori del romanzo d'avventura ambientato in Sicilia L'eco del gusto.

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Le informazioni riportate in questo articolo sono state prelevate dal libro: "La fattoria settecentesca del Monte Climiti Casino Grande" - Zangara Stampa Editrice.

Il castelluccio di Monte Climiti e la chiesetta rupestre ricavata in una cavità della roccia calcarea a poche decine di metri di distanza dal perimetro del castello stesso, sono le due vestigia più notevoli lasciate in questi luoghi dalle civiltà umane che qui vissero e abitarono durante il periodo della dominazione bizantina in Sicilia.

Poco al di sotto di questi suggestivi resti architettonici che si fondono in maniera suggestiva con il paesaggio rurale, decorre l'acquedotto Galermi, una grandiosa opera idraulica greca del periodo del V secolo avanti Cristo, scavata sotto il piano di campagna, che da secoli porta (ancora oggi lo fa) le acque dell'alto corso del fiume Anapo fino alla Grotta del ninfeo, sita nell'area archeologica proprio al di sopra del Teatro greco di Siracusa.

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Da questa posizione soprelevata gli abitanti del castello godevano del beneficio di poter dominare con lo sguardo il territorio sottostante e, in modo particolare, la costa, dalla quale spesso arrivavano le scorrerie piratesche dei mori. La vicinanza dei boschi di querce e di ilici permetteva inoltre l'approvvigionamento di legname da ardere e di materie prime per la costruzione di attrezzi agricoli (manichi di falci, aratri, bastoni etc.). La fauna selvatica, ancora molto ricca a quell'epoca, consentiva l'esercizio della caccia e di conseguenza garantiva un approvvigionamento adeguato di carni a integrazione dell'alimentazione dei nobili e dei contadini più privilegiati.

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